domenica 30 gennaio 2011
Eppur si muove!
Suggerisco questo link per una informazione sulle iniziative delle donne che stanno guidando il risveglio civile di questo disgraziato Paese.
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Parole sante!
Condivido alla virgola e quindi semplicemente copia/incolla dell'intervista di Monicelli ad AnnoZero.
Dixit:
"Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti, sono poco coraggiosi? Sì, lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù... Ci ha mandato l’Impero, le falangi romane lungo Via dell’Impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra... il grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari». Ormai nessuno si dimette, tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Non c’è nessuna dignità. E’ la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono "State buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà... sì, siete dei precari, ma fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto". Come finisce questo film? Non lo so, spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto... che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni."
Dixit:
"Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti, sono poco coraggiosi? Sì, lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù... Ci ha mandato l’Impero, le falangi romane lungo Via dell’Impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra... il grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari». Ormai nessuno si dimette, tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Non c’è nessuna dignità. E’ la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono "State buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà... sì, siete dei precari, ma fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto". Come finisce questo film? Non lo so, spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto... che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni."
sabato 15 gennaio 2011
Mirafiori... quant'è bello! Spira tantu sentimento.
Totale votanti operai 4.621
sì 2.315 - no 2.306
Totale votanti impiegati 441
sì 421 - no 20
Così si è concluso il referendum sul nuovo contratto "Fiat-non-più-Fiat" imposto da Marchionne, caldeggiato da Berlusconi, Bonanni e Angeletti, sostenuto da Cota, Formigoni, Chiamparino, Fassino e compagnia danzante (guarda che bella ammucchiata di soggetti ora dobbiamo ringraziare per il loro illuminato intervento a difesa del lavoro degli altri!)
Tutti uniti e compatti, chi alla ricerca dell'umiliazione di una componente operaia ormai considerata come una semplice appendice delle macchine, (al proposito vedansi le tabelle di valutazione ergonomica del lavoro alla catena, in calce al contratto), chi in prima fila nella tutela della modernità e dell'efficienza della produzione, chi, più modestamente, a caccia di qualche voto alle elezioni che si avvicinano...
Ora... abbiano inizio i festeggiamenti! Per loro non sarà difficile: hanno vinto salendo per tempo sul carro del vincitore designato, che si è comprato la vita di tanti esseri umani per un miliardo di investimenti! (Chissà che qualche briciolina non ci scappi anche per i tanti sostenitori del progetto...)
Per tutti gli altri, un consiglio: leggetevelo davvero il suddetto contratto...
Leggetevelo bene e meditate su quanto è stato preparato per il futuro di chi non sarà nel gran giro del bunga-bunga.
Aggiungo qui il link ad una interessante disamina del voto in relazione all'impatto che l'accordo avrà nei diversi reparti.
E un link anche all'importante dibattito tra Cofferati ed Ichino prima del voto, dibattito nel quale si mettono a confronto le ragioni che hanno ispirato il sì e il no al referendum.
sì 2.315 - no 2.306
Totale votanti impiegati 441
sì 421 - no 20
Così si è concluso il referendum sul nuovo contratto "Fiat-non-più-Fiat" imposto da Marchionne, caldeggiato da Berlusconi, Bonanni e Angeletti, sostenuto da Cota, Formigoni, Chiamparino, Fassino e compagnia danzante (guarda che bella ammucchiata di soggetti ora dobbiamo ringraziare per il loro illuminato intervento a difesa del lavoro degli altri!)
Tutti uniti e compatti, chi alla ricerca dell'umiliazione di una componente operaia ormai considerata come una semplice appendice delle macchine, (al proposito vedansi le tabelle di valutazione ergonomica del lavoro alla catena, in calce al contratto), chi in prima fila nella tutela della modernità e dell'efficienza della produzione, chi, più modestamente, a caccia di qualche voto alle elezioni che si avvicinano...
Ora... abbiano inizio i festeggiamenti! Per loro non sarà difficile: hanno vinto salendo per tempo sul carro del vincitore designato, che si è comprato la vita di tanti esseri umani per un miliardo di investimenti! (Chissà che qualche briciolina non ci scappi anche per i tanti sostenitori del progetto...)
Per tutti gli altri, un consiglio: leggetevelo davvero il suddetto contratto...
Leggetevelo bene e meditate su quanto è stato preparato per il futuro di chi non sarà nel gran giro del bunga-bunga.
Aggiungo qui il link ad una interessante disamina del voto in relazione all'impatto che l'accordo avrà nei diversi reparti.
E un link anche all'importante dibattito tra Cofferati ed Ichino prima del voto, dibattito nel quale si mettono a confronto le ragioni che hanno ispirato il sì e il no al referendum.
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domenica 9 gennaio 2011
Per strada... con Anthony De Mello
Per strada vidi una ragazzina che tremava di freddo, aveva un vestitino leggero, ben poca speranza di un pasto decente.
Mi arrabbiai e dissi a Dio: "Perche' permetti questo ? Perche' non fai qualcosa ?"
Per un po' Dio non disse niente.
Poi improvvisamente, quella notte mi rispose: "Certo che ho fatto qualcosa. Ho fatto te."
Mi arrabbiai e dissi a Dio: "Perche' permetti questo ? Perche' non fai qualcosa ?"
Per un po' Dio non disse niente.
Poi improvvisamente, quella notte mi rispose: "Certo che ho fatto qualcosa. Ho fatto te."
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