venerdì 5 novembre 2010

La prima vittima della guerra...

La prima vittima della guerra sono io. La prima vittima della guerra è la poesia e l'umanità. La mia storia è questa qui, consegnata alla storia in breve, ma quel breve è tutta la mia vita, che vi assicuro è stata assai intensa assai.
Marco Anneo Lucano (Cordova, 3 novembre 39 – Roma, 30 aprile 65) è stato un poeta romano. Figlio di Marco Anneo Mela, era nipote di Lucio Anneo Seneca e, grazie all'influenza dello zio, entrò alla corte di Nerone, in onore del quale proclamò, in una gara poetica di cui risultò vincitore, le Laudes Neronis.
Fu questo il periodo più lucente della vita di Lucano. Il suo poema, la Pharsalia (ma nei manoscritti è intitolato Bellum civile, "La guerra civile") fu anche acclamato.
Le sorti del poeta, tuttavia, mutarono radicalmente quando cadde in disgrazia presso l'imperatore. Le cause di tale mutamento nei rapporti fra i due non sono chiare. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che i motivi risiedessero in un risentimento personale; altri vi hanno visto una logica conseguenza del precedente allontanamento dello zio Seneca; altri ancora hanno imputato la causa principale alla posizione filorepubblicana assunta da Lucano nella sua opera.
Nel 65 Lucano prese anche parte alla congiura di Pisone. Quando essa venne scoperta, egli fu costretto al suicidio a soli 25 anni, nonostante gli fosse stata promessa l'immunità in cambio della denuncia della madre; suo padre fu proscritto e sua madre riuscì a fuggire da Roma. Alla sua vedova, Polla Argentaria, Stazio dedicò una delle Silvae.

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